Una Fondazione per la Sardegna

....: attivita' 2007


KEITH HARING Kangaroo, 1984 Inchiostri su cartoncino cm 121 x 85,8

PABLO PICASSO Figura, 1964 Olio su Tela 1964 cm. 55 x 46

PIET MONDRIAN Composizione Giallo, blu, rosso, 1937 Olio e nastro adesivo su tela cm. 43,5 x 33,5

ENRIZO BAJ Pam-Pam, 1965 Tecnica mista e collage polimaterico su tela cm. 67 x 40

Asger Jonrn Senza titolo , 1956 Olio su masonite cm. 75x73

Francis Bacon Figure sull'erba, 1956  Olio su tela cm. 152x117,8

GIACOMO BALLA Studio per forze estive, 1925 Tempera su cartone diam. cm. 22

ANDY WARHOL Portrait of Baroness Sylvia de Valdner, 1971 Acrilico e inchiostro serigrafico su tela cm. 101,7x101,7

JEAN-MICHEL BASQUIAT Realing seminude, 1983 Lapis water color acrilic su carta cm. 69,7x93

GIORGIO MORANDI NATURA MORTA, 1958 Olio su tela cm. 25,5x35,5

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TANO FESTA Finestra, 1964 Legno cn. 100 x 80

ALBERTO BURRI Combustione, 1957/1961 Combustione su materilai vari cm.50x70

YVES KLEIN Monochrome bleu, 1958 Tela dipinta su tavola cm. 34,5x29

PIERO MANZONI Linee, 1960 A - inchiostro su carta cm. 30x23,3  B - inchiostro su carta cm. 30x23,3

LUCIO FONTANA Concetto spaziale, 1962 Cementite gialla su tela cm 100x81

JAVACHEFF CHRISTO Running fence, 1976 Tecnica mista cm. 107x242 (38x242)

GIORGIO DE CHIRICO Figura del '500 1937/1939 Olio su tela riportata su tavola cm. 29,8x19,8

1. ARTE E SENSUALITA’. DALLA COLLEZIONE FLM
2 Marzo - 31 Maggio
29 Luglio - 30 Settembre

Dalla donna voluttuosa, arcana, misteriosa, irraggiungibile, metafora del gioco e del desiderio e insieme simbolo dei segreti inafferrabili dell’esistenza di Salvatore Fiume alle dolci atmosfere di intima quotidianità di Maria Janelli, alle ambientazioni di grande inquietudine e turbamento di Roberta Serenari e Giancarlo Marini.

Un ricco percorso espositivo che mette in evidenza sia l’affermazione della grazia, della bellezza intesa come purezza nel nudo maschile e femminile, dei sentimenti universali come l’amore e la maternità, sia la ricerca della carnalità, delle forti emozioni, della trasgressione.

Ciò che la mostra tende però a prediligere su tutti i diversi linguaggi espressivi (dalla perfezione plastica del corpo umano tradizionalmente classico o di ispirazione concettuale) è la ricerca di un’armonia naturale, spontanea ed equilibrata della sensualità intesa come purezza del corpo e dell’anima.

La mostra in oggetto è stata rimodulata a partire dal 29 luglio 2007 fino al 30 Settembre con una nuova selezione di opere (Franco d’Aspro, Gianni Gianasso, Federico d’Agostino, Giordano Garuti, Roberta Viarengo, Tino Luciano, Marco Annaloro, Giuseppe Carta, Giancarlo Marini, Piero Nincheri, Francesco Mariani, Salvatore Fiume, Roberta Serenari, Claudio Cattaneo).

La mostra si accompagna del catalogo, curato dalla Fondazione Logudoro Meilogu, della collezione del Museo FLM pubblicato nel dicembre 2006.

2. IDENTITA’ E DIFFERENZE DEL ‘900
Arte internazionale nelle opere della Fondazione Ca’ La Ghironda
30 Giugno - 30 Settembre

E’ con questa importantissima mostra che è stata inaugurata la nuova ala museale della Fondazione: un’importante opera architettonica di fattura antica che guarda all’impronta urbanistica sei-settecentesca del paese ma che non disdegna interventi di ricerca futuristica. Il nuovo spazio museale sorge nella vallata adiacente l’attuale sede della Fondazione e da l’ingresso al parco museale dell’intero complesso FLM, che si inserisce più ampliamente nell’incantevole paesaggio dell’intatta valle S’Adde Manna.

Inaugurato ufficialmente nel 2003, il Museo d’Arte Contemporanea FLM è la naturale conseguenza del gran lavoro operato negli anni dalla Fondazione Logudoro Meilogu, ente culturale riconosciuto a livello nazionale (ne sono alcuni esempi le mostre promosse quali Dodici Miliardi per il 2030 di Enrico Baj, Macchie Mediterranee: l’arte di Emanuele Luzzati tra originale e serigrafia, Pittura e scultura dal 1930 ai giorni nostri, Da Fattori a Modigliani. La scuola dei Macchiaioli. Dalla Collezione Pepi e Salvatore Fiume:: opere dal 1940 al 1997).

Promossa dalla Fondazione Logudoro Meilogu, la mostra “Identità e Differenze del ‘900” ha proposto una selezionata scelta di oltre 115 opere provenienti dall’ampia collezione d’Arte contemporanea della Fondazione di Ca’ La Ghironda (Zola Predosa, Bologna) attraverso un percorso espositivo che ripercorre gli aspetti più significativi della ricerca artistica internazionale del ‘900. Sono stati documentati i movimenti estetici che costituiscono l’asse portante dell’arte dell’ultimo secolo ma anche le esperienze di autori che sono stati al di fuori delle tendenze d’avanguardia, mantenendo un legame con la tradizione. In tal senso il progetto della rassegna esprime le differenti identità creative che accompagnano la trasformazione dell’opera d’arte nell’epoca della sua massima sperimentazione, attraverso un articolato confronto di linguaggi. Dalle radici del Futurismo e dell’Astrattismo (Balla, Depero, Leger, Malevich, Mondrian, Klee, Magnelli, Mansurov) si passa alle fonti del Surrealismo e del fantastico (De Chirico, Magritte, Chagall, Mirò, Sutherland, Matta, Corneille), dai meandri della materia (Alechinsky, Appel, Jorn, Lindström, Riopelle) si giunge fino alla sua negazione attraverso la presenza della superficie pura (Manzoni, Castellani, Bonalumi, Dadamaino). Sul versante della tradizione sono proposte opere legate al paesaggio, al ritratto e alla natura morta ( Morandi, De Pisis, Campigli, Rosai, Sironi, Guidi, Mafai, Tozzi) ma anche esperienze del tutto autonome (Picasso, Grosz, Grundig, Giacometti, Bacon) che costituiscono esempi di forte invenzione figurale. Consistente è la presenza dei precursori dell’astrattismo italiano (Licini, Veronesi, Reggiani, Radice) fino alle ricerche delle successive generazioni (Afro, Capogrossi, Dorazio, Nigro, Perilli, Turcato, Romiti, Sanfilippo, Accardi) con particolare attenzione ai grandi maestri (Burri, Tapies, Fontana, Hartung, Vedova, De Kooning, Mathieu, Scarpitta, Novelli, Scialoja). Durante il labirintico percorso della mostra il pubblico incontra, oltre al mito della Pop Art (Warhol) una serie di esperienze legate al recupero dell’immagine (Adami, Baj, Gnoli, Del Pezzo, Dangelo) e altri personaggi che hanno segnato in modo originale la cultura del secondo novecento (Rotella, Christo, Tilson). Parallelamente al percorso della pittura si avvertono anche molteplici allusioni alla fisicità dei materiali (Uncini, Kantor, Nagasawa, Mainolfi) a cui si aggiungono alcune esperienze dell’Arte Povera (Kounellis, Pistoletto, Merz, Zorio, Boetti, De Dominicis) per chiudere – infine – con uno sguardo ai pittori delle successive generazioni (De Maria, Paladino, Basquiat). Per l’occasione la Fondazione Logudoro Meilogu ha pubblicato il catalogo con la riproduzione fotografica delle opere in mostra, un saggio introduttivo di Claudio Cerritelli, critico e storico dell’Arte docente a Brera, un contributo dello storico e scrittore Manlio Brigaglia e schede biografiche sugli artisti.

3. LE TRE G. LINGUAGGI ARTISTICI A CONFRONTO
PITTURA, SCULTURA INSTALLAZIONE
29 Luglio - 30 Settembre

L’arte secondo natura intesa come figura, come madre, come donna, come madre terra in un evolversi di sentimenti vissuti dai protagonisti delle opere delle tre G: Genesio Pistidda, Gianni Polinas e Giovanni Sanna.

Differenti linguaggi artistici che accompagnano il confronto dell’opera d’arte così come è intesa dai tre giovani artisti sardi proposti dalla Fondazione, che da Sassari, Porto Torres e Olbia approdano a Banari, ma che già ben si conoscono in tutta l’isola ma non solo.

Le opere di Genesio Pistidda (Sassari, 1974) si distinguono sempre per originalità nell’approccio tematico, per pulizia e coerenza concettuale. Scultura, pittura, design, installazioni, percorsi differenti che ritrovano nel suo inconscio, l’elemento unificante. Gianni Polinas (Bonnanaro, 1969) vive e lavora a Olbia. Allievo del Maestro Lorenzo Salice, monaco Benedettino già allievo di Morandi, Gianni Polinas parte dalla pittura figurativa per abbracciare, durante la sua ricerca, l’arte astratta, la fotografia, l’installazione, un percorso costruito intorno alla necessità di comunicare con la propria creatività, segnato da uno stile personale, la cui impronta, distingue tutta la sua produzione artistica.

Giovanni Sanna (Sassari, 1977) si diploma all’Accademia di Belle Arti di Sassari (tesi di laurea sull’opera di Mario Sironi), vive e lavora a Porto Torres dove opera attivamente nell’associazione culturale Terra d’Ombra. L’artista guarda alla figurazione, affollando le sue tele di figure, siano esse donne e angeli, di impostazione cinquecentesca: poesia e magia di colore, giocato sul contrasto tra luce e ombra, e una grande forza gestuale contraddistinguono la sua pittura.

4. LA SCULTURA ITALIANA NELLA COLLEZIONE FLM
Da Francesco Messina a Arnaldo Pomodoro.
Da Gavino Tilocca a Aligi Sassu.
3 Novembre - 31 Dicembre

Da alcuni anni il Museo d’Arte Contemporanea FLM può far mostra di una importante collezione di scultura, testimonianza della grande ricerca e volontà degli artisti di sperimentare sempre di più nuovi mezzi formali ed espressivi.

Il progetto della mostra ha cercato di approfondire il dibattito critico sulla scultura e il suo rapporto tra architettura e decorazione, offrendo un quadro generale della produzione plastica degli artisti presenti in collezione. In particolare il percorso espositivo ha ripercorso la vita artistica, attraverso le loro opere, delle figure principali ed importanti della collezione: Francesco Messina, Arnaldo Pomodoro, Aligi Sassu e Gavino Tilocca.

Partendo dall’opera (Testa di Fanciullo, bronzo) del Maestro Gavino Tilocca – uno dei maggiori scultori sardi del Novecento – si coglie la grande lezione dei classici che incontra quella di Rodin, Rosso, Marini, Manzù. Dai moderni apprende a movimentare e frantumare il modellato in un gioco, dinamico e drammatico, di luci e di ombre. Questa scultura scaturisce, così, dal dualismo tra passato e presente, tra arte e natura, tra stilizzazione formale e introspezione psicologica, tra rigore costruttivo e impeto espressivo.

Di fronte ai cavallini bronzei di Aligi Sassu –- considerato uno dei più grandi artisti sardi del Novecento – si coglie la scultura libera, impetuosa, senza condizionamenti ornamentali in un perfetto equilibrio fra espressività della materia e realtà segnica che dà movimento e volume.

Incontrando l’opera di Francesco Messina (Ballerina, bronzo), uno dei nomi eccellenti nella storia dell'arte del XX secolo, si colgono particolari emozioni. Il Maestro infatti porta in scultura una personalissima sintesi di classicismo e naturalismo, di idealizzazione delle forme e di opulenza muscolare, di grazia sognante e di energia vitalistica. La sua impronta vigorosa si connota di una vena di arcaismo, capace - soprattutto nelle figure femminili - di ammantarsi di una dolcezza tutta rinascimentale.

Infine l’opera di Arnaldo Pomodoro ci porta ad un universo concettuale di forme geometriche semplici – dischi, sfere, colonne, spesso a dimensione monumentale come l’opera in Museo “Rive dei Mari”. Le sue sono forme dalle superfici perfettamente levigate, specchianti, interrotte però da scheggiature, squarci e rotture in una trasposizione metaforica dell'inconciliabilità tra il sogno umano di perfezione e una realtà quotidiana di imperfezione, frattura, imprevisto, dolore.

A completare il percorso importanti scultori italiani quali Salvatore Fiume, Luciano Minguzzi, Antonio Ligabue, Emilio Greco, e ancora Giancarlo Marini, Silvano Anania, Claudio Nicoli, Roberto Ceccherini, Augusti Conti, Luigi Gatti, Marco Cornini, Alexander Kossuth, Ugo Riva, Giorgio Galletti, Piero Strada, Sergio Benvenuti, Domenico Esposito, Valdieri Pestelli, Alba Gonzales, Claudio Pulli, Franco d’Aspro, Vittorio Tessaro, David Styler, Gianni Sedda.

La mostra è stata accompagnata dalla consultazione del catalogo, curato dalla Fondazione Logudoro Meilogu, della collezione del Museo FLM pubblicato nel dicembre 2006.

5. INCONTRO CON LO SCRITTORE GAVINO LEDDA
20 Settembre

Lettura delle sue opere – la riscrizione di “Padre Padrone” in sardo/gainico - dibattito culturale con gli intervenuti.

6. INCONTRO CON LO SCRITTORE GIAMPAOLO CASSITTA

Lettura del libro "Il giorno di Moro".

Accompagnamento musicale del laboratorio Humaniora

31 Agosto

Un romanzo che ripercorre un periodo oscuro del nostro paese: quello delle Brigate Rosse, del sequestro e dell'omicidio di Moro. Ma è, soprattutto, un pretesto per riparlare di quegli anni con un assassino da ricercare e una stella a cinque punte da disegnare. Con una grande ed inquietante domanda: perchè le brigate rosse abbandonano il corpo di Moro nel bagagliaio di una Renault R 4 rossa, posta emblematicamente a metà strada tra

Piazza del Gesù e via delle Botteghe Oscure.

7. INCONTRO CON LO SCRITTORE SANDRO ROGGIO

GIACOMO MAMELI PRESENTA IL LIBRO DI SANDRO ROGGIO

"C’E’ DI MEZZO IL MARE"
Letture di Sante Maurizi. Musiche di Salvatore Delogu.

4 Settembre

Il libro racconta dei modi di trasformazione dei paesaggi litoranei sardi in relazione alle vicende politiche e culturali dell'ultimo mezzo secolo e raffronta atti e responsabilità delle comunità locali e dei soggetti istituzionali.

8. INCONTRO CON LO SCRITTORE GIANCARLO DE CATALDO

INTERVISTA-PRESENTAZIONE DI SOTERA FORNARO ALL’AUTORE DI “NELLA MANI GIUSTE”.

Musiche di Salvatore Delogu.

6 Settembre

Dopo il successo ottenuto con “Romanzo criminale”, il magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo torna con “Nelle mani giuste”, edito da Einaudi, dove racconta la storia di un momento epocale per la recente storia italiana, il biennio 92-93, quello della morte dei giudici Falcone e Borsellino, dell’avvento di Mani pulite che getta scompiglio nel marcio della politica italiana, determinando la fine della Prima Repubblica e la messa in crisi dei delicati equilibri tra Stato e mafia, a cui si aggiungono le stragi, sempre di stampo mafioso, della primavera-estate del ‘93, a Roma, Firenze e Milano. E' un romanzo-affresco che getta una luce nera sull'epoca in cui siamo tuttora immersi. L'epoca segnata dalle stragi di mafia.

9. ALLA SCOPERTA DI BANARI

Itinerario naturalistico-archeologico dalla valle di S’Adde Manna alla chiesa della Madonna di Cea.

16 Settembre

Organizzazione di una passeggiata con guida illustrativa dei territori percorsi e delle bellezze visitate, con partenza e arrivo al Museo d’Arte Contemporanea FLM. Nella serata è stato presentato ufficialmente a tutti i partecipanti la guida “Alla scoperta del Meilogu”, promossa e pubblicata dalla Fondazione nel dicembre 2006.

10. ALFRED SCHNITTKE. REQUIEM

Dalle musiche di scena per il Don Carlos di Friedrich von Schiller

3 dicembre

E’ la prima volta che il Requiem del compositore russo Alfred Schnittke viene eseguita in Italia, e a farlo è l’importante Associazione Polifonica Santa Cecilia di Sassari diretta magistralmente da Gabriele Verdinelli. Ensemble strumentale del Conservatorio di Luigi Canepa di Sassari. L’esecuzione è stata accompagnata dalla lettura di alcuni pagine del testo teatrale Don Carlos, che ha ispirato il compositore russo.

Il concerto è stato eseguito anche per ricordare i sessantanni di attività della Polifonica Santa Cecilia e del suo fondatore Don Gino Porcheddu.

 


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FONDAZIONE LOGUDORO MEILOGU MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA FLM
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