SALVATORE ESPOSITO
Gallipoli, Lecce, 1960
Frequenta i corsi di Mauro Reggiani all'Accademia
di Brera a Milano. Viaggia molto: Berlino, Parigi, Londra, New York,
l'Africa del Nord. Ricchissima la sua attività espositiva, con
personali e collettive in sedi prestigiose, da Palazzo Strozzi a Firenze
(1964) al Musèe d'Art Moderne de le Ville de Paris (1968), fino
al Museu Nacional de Soares dos Reis di Porto (1980).
Oscilla tra il richiamo della terra e quello del
mare la tensione immaginifica di Salvatore Esposito. Oscilla tra i paesaggi
della sua Puglia e le marine
di Gallipoli, della Sardegna, del Mediterraneo africano, ma anche verso
fantasie subacquee che si traducono in fascinosi, preziosi, luminosi
mosaici d'azzurro. Se agli inizi della carriera (parliamo dei primi
anni Sessanta) il suo linguaggio è legato a una figurazione intrisa
di lirismo naturalistico, già a partire dal 1968 i suoi modi si
orientano nella direzione di una dimensione astratta, magica, visionaria.
SCHEDA BIOGRAFICO-CRITICA A CURA DI BEBA MARSANO
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