ELIO PULLI
Sassari, 1934
Impara le tecniche della pittura studiando i maestri
del passato. Nel 1953 si trasferisce a Roma, dove entra in contatto con
Guttuso, Pirandello, Mafai, de Chirico. Partecipa a mostre e rassegne
d'importanza nazionale, dal Premio Michetti di Francavilla a Mare (1952
e 1953) al Premio Marzotto di Milano (1954), dalla Biennale di Nuoro
(1953 e 1957) alla Quadriennale di Roma (1956).
Sfogliando un catalogo di Elio Pulli si stenta a
credere che le opere pubblicate siano tutte della stessa mano. Con agilità camaleontica,
Pulli si impossessa dei linguaggi più diversi secondo le diverse
esigenze espressive: è capace di aderire tanto alla lezione
informale quanto a quella gestuale, di esprimersi tanto in forme di
sapore accademico
quanto di lanciarsi in qualche rara trasgressione astratta. Sempre
uno, però, il tema del suo narrare: il mondo (la bellezza della
natura o della città) e la vita quotidiana nel tempo del lavoro
(l'attività nei
campi o nei porti) e in quello del riposo (la chiesa o l'osteria).
SCHEDA BIOGRAFICO-CRITICA A CURA DI BEBA MARSANO
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