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GIANNI TESTA
Roma, 1936

Dopo aver frequentato i corsi della Galleria Borghese di Roma, per dieci anni si dedica quasi esclusivamente al restauro. Nel 1962 espone insieme a nomi eccellenti: Guttuso, Mazzacurati, Purificato. Nel 1968 viene premiato alla Biennale di Roma. Ricca la sua attività espositiva, che l'ha portato anche in Francia, Germania, Argentina e Giappone.

I cavalli e l'acqua sono i temi portanti dell'immaginario di Gianni Testa, cresciuto all'ombra della Fontana di Trevi, dove "tutto è movimento, tutto è immobilità". Proprio come nella sua pittura, costruita sullo scorrere intermittente di acqua e luce, sul fluire incessante della folla, sui riflessi che si rincorrono sulle superfici e rompono la staticità delle architetture, dei lastricati, delle statue capitoline. Questa addizione di elementi in contrasto è tutta orchestrata sulla suggestione dei colori, che Testa combina con un'abilità al limite della magia.

SCHEDA BIOGRAFICO-CRITICA A CURA DI BEBA MARSANO

 
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