GABRIELLA TORRI
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Apprende il mestiere da Elio Pulli; è nella
sua bottega che fa esperienza tanto in campo pittorico quanto nel restauro
di dipinti e affreschi. Ha esposto, soprattutto in mostre collettive,
quasi esclusivamente in Sardegna.
Gabriella Torri non si è mai staccata dall'informale. Un linguaggio
che nella sua volontaria incompiutezza le permette di esprimere la precarietà dell'esistenza
e l'inafferrabilità del reale. "Vivo con la sensazione d'essere
una materia informe alla ricerca di un approdo", dice. Nelle sue
tele, in cui la materia si dispiega in pennellate spesse e materiche
oppure rarefatte e leggere, cose e persone prendono timidamente corpo
dallo sfondo grazie a un insieme di linee rapide e sintetiche: è il
segno di un passaggio, della propria transitoria presenza nel mondo.
SCHEDA BIOGRAFICO-CRITICA A CURA DI BEBA MARSANO
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