VITTORIO CALVI
Sassari, 1933
Studia all'Istituto d'Arte di Sassari, dove si diploma
in decorazione pittorica. Accostatosi alle avanguardie, subisce l'influenza
della Nuova Figurazione, che segna tutta la sua pittura. Tra le mostre
più significative, l'Exposition de la peinture italienne a Parigi
nel 1971.
Quella di Vittorio Calvi è una pittura intrisa di pessimismo
esistenziale, di disincantata malinconia, di solitudine metropolitana.
Nelle sue tele dalla scrittura rapida e sintetica, memore della lezione
dell'informale filtrata attraverso le esperienze della pop art e dell'action
painting, si avvicendano squarci di ordinaria quotidianità: periferie
spoglie; spiagge deserte animate soltanto di attonite, desolate, mute
presenze; solitari giochi infantili; piccoli atti di vandalismo urbano,
come lo strappo di un manifesto. Ne trapela una penetrante tristezza,
accentuata da un'atmosfera di metafisica sospensione.
SCHEDA BIOGRAFICO-CRITICA A CURA DI BEBA MARSANO
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