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.:.PRESENTAZIONE Di SALVATORE FIUME

Salvatore Fiume è stato pittore, scultore, architetto, scrittore e scenografo. All'inizio degli anni Trenta, frequenta con una borsa di studio il Regio Istituto d'Arte del Libro di Urbino dove, oltre a disegnare e illustrare, acquisisce le tecniche della stampa (litografia, serigrafia, acquaforte e xilografia).
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Terminati gli sudi, nel 1936 si trasferisce a Milano dove diventa amico di artisti e intelletuali quali Salvatore Quasimodo, Dino Buzzati e Raffaele Carrieri. Il suo primo successo è un romanzo, Viva Gioconda, pubbliacato a Milano nel 1943 dell'editore Bianchi-Giovini.

Nel frattempo, nel 1938 si trasferisce a Ivrea, come art director di "Tecnica e Organizzazione", la rivista della Olivetti cara al presidente Adriano Olivetti.

Sceglie definitivamente la pittura e nel 1946 si stabilisce a Canzo, vicino a Como, dove riatta a studio e abitazione una filanda dell'Ottocento.
La prima mostra di dipinti si tiene a Milano, nel 1949, alla Galleria Borromini, dove le sue Isole di Statue suscitono molto interesse presso la critica: il direttore del MoMa di New York, Alfred H. Barr, acquista un suo dipinto e un altro la collezione Jucker di Milano.

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L'anno dopo la Biennale di Venezia lo invita a esprre il trittico Isola di Statue (ora nei Musei Vaticani), che gli vale la copertina di "Life". Fra il 1949 e il 1952, su invito dell'industriale Bruno Buitoni Sr., realizza dieci grandi dipinti sulla storia di Perugia, oggi conservati nella Sala Fiume di Palazzo Donini sempre a Perugia.

Nel 1950 l'architetto Gio Ponti gli commissiona un enerme dipinto (48 x 3 m) per le pareti del salone di prima classe del transatlantico Andrea Doria, che affonderà nel 1956 al largo di Nantuchet, Massachusetts.

Al 1950 risalgono anche le sue prime scenografie, in particolare per la Vida Breve di Manuel de Falla al Teatro della Scala di Milano, cui ne seguiranno altre fino ai primi anni '60: la Norma, il Nabucco, il Guglielmo Telle e la memorabile Medea di Cherubini, nel 1953, con Maria Callas e Leonard Bernstein direttore. Lavora anche per il Covent Garden di Londra, il Teatro dell'Opera di Roma e il Teatro Massimo di Palermo.

Nel 1967 Fiume compie il suo primo viaggio in Giappone e realizza un grande mosaico sull'annunciazione per la chiesa di Nazareth.

Nel 1973 si reca in Etiopia, nella Valle di Babile, dove dipinge un complesso di rocce con vernici speciali, che poi riproduce in un modello a grandezza naturale a Palazzo Reale a Milano nel 1974. Nella stessa occasione presenta per la prima volta la Gioconda Africana, oggi custodita nei Musei Vaticani.
Importanti mostre si susseguono anche negli anni Ottanta e Novanta: Castel S. Angelo a Roma nel 1985 e De Architectura Pingendi allo Sprting d'Hive di Montecarlo nel 1987, inaugurata dal Principe Ranieri di Monaco. Nel 1991 espone i suoi progetti architettonici alla Triennale di Milano.

Nel 1992 tiene una mostra antologica a Villa Medici a Roma, sede dell'Accademia di Francia.

Tra il 1991 e il 1992 visita i luoghi di Gauguin in Polinesia.

Nel 1994 fa la sua prima mostra antologica delle sue sculture presso la galleria Artesanterasmo di Milano, con opere in pietra, bronzo, resina, legno e ceramica. Alcune opere di grandi dimensioni sono esposte presso il Parlamento Europeo di Strasburgo, gli ospedali "San Raffaele" di Milano e di Roma e a Marsala nella Fontana del Vino.

Oltre a Viva Gioconda, Fiume ha pubblicato altri due romanzi, numerosi racconti, nove commedie, una tragedia e diverse raccolte di poesie. Nel 1988 l'Università di Palermo gli conferisce la laurea ad honorem in Lettere Moderne come riconoscimento per la sua attività di narratore, poeta e drammaturgo.

Suoi dipinti sono esposti in alcuni dei più importanti musei del mondo, come i Musei Vaticani, il Museo Ermitage di S. Pietroburgo, il MoMa di New York, il Museo Puskin di Mosca e la Galleria d'Arte Moderna di Milano.

Salvatore Fiume ha concluso la sua vita il 3 giugno 1997.

Dal catalogo Salvatore Fiume Opere Dal 1940 Al 1997

PRESENTAZIONE Presentazione

OPERE Opere


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