UNA
FONDAZIONE PER LA SARDEGNA
Operare in piccolo ma vedere in grande, gettare
un occhio sulla cultura artistica italiana e far
conoscere sul continente la vivacità ideativa
sarda. Questo in sintesi, e senza alcun fine di
lucro, lo scopo per cui è nata la Fondazione
Logudoro Meilogu, che cercherà di far conoscere
in Italia una Sardegna diversa, non solo quella
da rotocalco delle coste, ma questa dell'interno,
più rude, forse, ma certamente ancora genuina
e sincera.
I comuni più interessati sono Banari (la
strada era stata aperta anni fa, e con successo,
dall'Associazione Banari arte) e Bessude, ma è
tutta la zona ad essere il centro delle future attività.
Il Logudoro Meilogu ha storia antica e nobile, una
delle aree più omogenea e storicamente più
antica della Sardegna.
Non per niente la lingua che vi si parla è
considerata la più classica della Sardegna,
quella con più larghe risonanze latine e
minori influenze iberiche. E ancora: bellezze paesaggistiche
poco conosciute, monianze nuragiche e preistoriche
eccezionali, per non parlare della bellezza delle
chiese romaniche si possono visitare.
Tutta la zona deve essere riproposta attraverso
un mezzo, quello della cultura, che si sta, fortunatamente,
affermando nel mondo. Con ricadute inevitabili,
e benefiche, sulle attività della regione
e dei comuni. Di qui l'idea di proporre mostre che
attraggano l'attenzione dei sardi e dei turisti:
la prima di Enrico Baj, uno dei maestri più
noti universalmente dell'arte italiana, ha questo
scopo con un interesse particolare verso il futuro
demografico del mondo.
Quanti saremo nel 2030? Dodici miliardi? E Baj ci
presenta immagini kitsch ma di grande effetto per
farci capire le conseguenze. Poi ci saranno le illustrazioni
di Emanuele Luzzati, scenografo e pittore, artista
attivissimo e geniale. Ogni mostra avrà il
suo catalogo, testimonianza della serietà
dell'impresa. E ancora: concerti, la creazione di
una biblioteca d'arte, appuntamenti televisivi,
concorsi per giovani artisti sardi con borse di
studio per i più meritevoli, convegni su
libri di attualità, un museo permanente aperto
tutto l'anno, una scuola di pittura, un sito Internet,
una rivalutazione approfondita dei siti archeologici
e degli itinerari artistici della zona.
Sogni? Forse. Ma la prima realtà, costata
fatica e sacrifici, è questa sotto i vostri
occhi. Altre seguiranno. Con l'orgoglio di fare
qualcosa di utile e valido per questa zona d'oro,
il miglior luogo della Sardegna.
Fondazione
Logudoro Meilogu |