L'anno
dopo la Biennale di Venezia lo invita a esprre il trittico
Isola di Statue (ora nei Musei Vaticani), che gli vale
la copertina di "Life". Fra il 1949 e il 1952,
su invito dell'industriale Bruno Buitoni Sr., realizza
dieci grandi dipinti sulla storia di Perugia, oggi conservati
nella Sala Fiume di Palazzo Donini sempre a Perugia.
Nel
1950 l'architetto Gio Ponti gli commissiona un enerme
dipinto (48 x 3 m) per le pareti del salone di prima classe
del transatlantico Andrea Doria, che affonderà
nel 1956 al largo di Nantuchet, Massachusetts.
Al
1950 risalgono anche le sue prime scenografie, in particolare
per la Vida Breve di Manuel de Falla al Teatro della Scala
di Milano, cui ne seguiranno altre fino ai primi anni
'60: la Norma, il Nabucco, il Guglielmo Telle e la memorabile
Medea di Cherubini, nel 1953, con Maria Callas e Leonard
Bernstein direttore. Lavora anche per il Covent Garden
di Londra, il Teatro dell'Opera di Roma e il Teatro Massimo
di Palermo.
Nel
1967 Fiume compie il suo primo viaggio in Giappone e realizza
un grande mosaico sull'annunciazione per la chiesa di
Nazareth.
Nel
1973 si reca in Etiopia, nella Valle di Babile, dove dipinge
un complesso di rocce con vernici speciali, che poi riproduce
in un modello a grandezza naturale a Palazzo Reale a Milano
nel 1974. Nella stessa occasione presenta per la prima
volta la Gioconda Africana, oggi custodita nei Musei Vaticani.
Importanti mostre si susseguono anche negli anni Ottanta
e Novanta: Castel S. Angelo a Roma nel 1985 e De Architectura
Pingendi allo Sprting d'Hive di Montecarlo nel 1987, inaugurata
dal Principe Ranieri di Monaco. Nel 1991 espone i suoi
progetti architettonici alla Triennale di Milano.
Nel
1992 tiene una mostra antologica a Villa Medici a Roma,
sede dell'Accademia di Francia.
Tra
il 1991 e il 1992 visita i luoghi di Gauguin in Polinesia.
Nel
1994 fa la sua prima mostra antologica delle sue sculture
presso la galleria Artesanterasmo di Milano, con opere
in pietra, bronzo, resina, legno e ceramica. Alcune opere
di grandi dimensioni sono esposte presso il Parlamento
Europeo di Strasburgo, gli ospedali "San Raffaele"
di Milano e di Roma e a Marsala nella Fontana del Vino.
Oltre
a Viva Gioconda, Fiume ha pubblicato altri due romanzi,
numerosi racconti, nove commedie, una tragedia e diverse
raccolte di poesie. Nel 1988 l'Università di Palermo
gli conferisce la laurea ad honorem in Lettere Moderne
come riconoscimento per la sua attività di narratore,
poeta e drammaturgo.
Suoi
dipinti sono esposti in alcuni dei più importanti
musei del mondo, come i Musei Vaticani, il Museo Ermitage
di S. Pietroburgo, il MoMa di New York, il Museo Puskin
di Mosca e la Galleria d'Arte Moderna di Milano.
Salvatore
Fiume ha concluso la sua vita il 3 giugno 1997.
Dal
catalogo Salvatore
Fiume Opere
Dal 1940 Al 1997