TESTO
DI PRESENTAZIONE
Il
concorso-mostra itinerante di pittura, promosso
e organizzato dalla Fondazione Logudoro Meilogu,
è nato allo scopo di valorizzare e sostenere
i giovani artisti sardi, che con il loro talento,
la loro creatività espressiva, la loro
voglia di giocare con le vicende dell’uomo
e del mondo, si affacciano per la prima volta
(almeno per alcuni di loro) sul mondo dell’arte,
pieno di difficoltà e insidie, ma anche
di gioie e soddisfazioni.
Poter apprezzare in questa mostra itinerante,
con l’occhio sia della gente comune che
dell’esperto, i lavori di questi artisti,
giovani ma di talento, è già un
riconoscimento, sia degli studi svolti, da alcuni
per lungo tempo (molti artisti sono infatti allievi
dell’Accademia delle Belle Arti di Sassari,
unica sede in Sardegna), e di una passione nascosta
per altri.
La mostra ha girato praticamente mezza Sardegna,
è stata ospitata, per la sua inaugurazione
nel paese di Bessude, e successivamente a Galtellì;
a Cossoine, a Sassari, a Carbonia, e infine a
Banari, dove ha sede la stessa Fondazione Logudoro
Meilogu, che ha accolto nei suoi suggestivi locali,
la premiazione finale delle opere (opere selezionate
e premiate da un Comitato Artistico, costituito
per l’occasione da Thomas Galdy –
esperto d’arte, New Jork e Firenze; Antonia
Jannone – gallerista, Milano; Roberto Tabozzi
– giornalista, Milano; Roberta du Chene
– gallerista, Roma; Marco Magnani - critico
d’arte, Sassari, Nicola Maria Martino -
Direttore dell’Accademia delle Belle Arti
di Sassari). La realizzazione della mostra è
stata resa possibile grazie alla partecipazione
e alla disponibilità mostrate dai suddetti
comuni, che hanno così aderito ad un più
ampio programma di sensibilizzazione della gente
all’arte e alla cultura della Sardegna.
La
Fondazione Logudoro Meilogu ha così rivolto
un appello a tutti i giovani artisti sardi al
fine di creare, attraverso allegorie, motivi simbolici
e religiosi, episodi di vita comune, astrazioni,
segni, segni grafici, segni informali, momenti
di solo colore, paesaggi e ritratti, utilizzando
i materiali più disparati, corde, zucchero,
campane, sabbia, terracotta, metallo, etc., un
percorso conoscitivo della nostra arte e cultura.
Le opere rese “itineranti” poiché
ospitate in diversi centri regionali, hanno creato
così un percorso creativo e conoscitivo
dell’arte destinato a coinvolgere il più
largo pubblico. Tecniche, tele, temi e soggetti
resi dagli artisti affascinanti, poetici, curiosi,
alcuni pervasi da un sottile humour, altri come
fiabe con finali fantastici, opere comunque piene
di contenuti che rapiscono l’attenzione
anche del visitatore più distratto.
Gli
artisti selezionati, 51 su più di un centinaio
d’adesioni iniziali, provenienti da tutta
la Sardegna, hanno voluto così omaggiare
la propria terra di grandi giochi di luce e colori
ritmati come danze che ricordano un passato e
ambiscono ad ipotizzare il futuro, ci presentano
una carrellata fantasiosa ed emozionante di “opere
ambulanti”, regalandoci così un po’
dei loro sogni, a testimonianza dell’articolato
linguaggio espressivo del nostro tempo. Sono opere
astratte e realistiche, materiche e fiabesche,
vera pittura e invenzione sfrenata.
E’
stato realizzato un prestigioso catalogo, curato
ed edito dalla Fondazione Logudoro Meilogu (circa
60 pagine in formato cm 23x23), che comprende
un articolato testo di presentazione della manifestazione,
e una sessantina di splendide riproduzioni a colori
delle opere.