ed a misurarmi con l’arte classica e contemporanea.Tornavo
a casa sempre più irrequieto, la visione di tutti
questi capolavori mi esaltava, ma dovevo fare i conti
col tempo che non avevo per lavorare sempre all’arte.
Furono anni di grande impegno.
Nel ’68 spiccai il volo per il primo viaggio nella
magica Parigi, anche in questo caso tutti i giorni,
dalla mattina alla sera, chiuso nei musei a studiare
e a disegnare. Il rientro in sede era sempre doloroso
e afflitto da quella che io chiamo la “sindrome
dell’elastico” cioè tirato da una
parte dal lavoro e dall’altra dall’arte.
Nel ’70 raccolsi tutto
il mio coraggio misto ad una buona dose di incoscienza
e feci il salto definitivo. Abbandonai il lavoro e tornai
prima a Parigi e poi definitivamente a Milano. Il noviziato
si sa non é facile per nessuno ma il mio Angelo
custode, che ha la consuetudine di stare sempre alle
mie spalle, non mi molla mai (quanto li sono grato).
A Milano incontrai Filippo Schettini, buon gallerista
dalla vista lunga, che acquistò le prime opere
e mi fece da tramite per una Mostra a Genova alla Galleria
Arte Verso, pensando che conoscendo i genovesi non avrei
venduto neanche un’opera, al contrario vendetti
tutto.
Così incoraggiato il mio entusiasmo, che per
la cronaca non è mai venuto meno, crebbe e mi
consentì di avviarmi a formare il cosiddetto
curriculum. Nel ’74 Mostra al Museo della Scienza
e della Tecnica di Milano e a Cernusco sul Naviglio
alla Villa Alari Visconti. Nel ’78 mi viene assegnato
il Primo Premio per la Scultura in una rassegna internazionale
dedicata a Marco d’Agrate. Nel ’79 la RAI
mi incarica di realizzare delle piccole sculture che
di volta in volta verranno assegnate agli ospiti più
illustri della trasmissione TG l’Una.
Gli anni ’80 furono caratterizzati
da una grandissima attività nel campo della scultura,
nell’84 grande Mostra Antologica al Castello Sforzesco
di Milano. Nel 1985, nel contesto degli scambi culturali
tra Italia e Francia, Mostra all’Aeroporto di
Parigi C. de Gaulle e a Milano all’Aeroporto di
Linate che acquista svariate opere per l’arredo
interno. Gli anni ’90 mi vedono impegnato su più
fronti, oltre alla scultura una ricerca approfondita
sulla ceramica, sulla grafica e la realizzazione di
una serie di opere d’avanguardia su carta a mano
fabbricata apposta. Sono anche gli anni di lacune opere
pubbliche e illustrazioni di libri per ragazzi editi
dalla Mondatori e Fabbri. Nel 1997 grande Mostra Antologica
al Museo d’Arte Contemporanea Palazzo Bandera
di Busto Arsizio. Nel 1998 Mostra al Centro Culturale
Renzo Cortina di Milano.
Eccoci arrivati al 2000, tento
un bilancio della mia vita, ho alla spalle oltre 50
mostre fra l’Italia e l’Estero e tanto,
tantissimo lavoro, troppo e la mia resistenza da’
i primi segni di cedimento, ma bisogna andare avanti
e così é!
2001 ancora mostre, la più importante al Castello
di Montesègale (Pavia), Museo d’Arte Contemporanea.
2002 sono invitato dalla Fondazione Logudoro Meilogu
di Banari (Sassari) per una mostra nella loro sede.
Mostra che durerà tutto il mese di agosto e si
sposterà a Villacidro, mio paese natale, nella
sede del Montegranatico per tutto il mese di settembre.
E’ il ritorno alla mia terra come artista dopo
oltre 30 anni.
La mostra verrà intitolata: “IL RITORNO
DI ULISSE”.
Dal catalogo
MELONISKI DA VILLACIDRO - Il Ritorno di Ulisse